Ricercando le cause di una improvvisa perdita dell’udito, si può scoprire un’eziologia definita. Molto spesso, però, la causa è idiopatica, cioè non ne viene trovata o non se ne conosce la causa.
Nel caso di una eziologia definita, bisogna ricordare che la perdita di udito improvvisa generalmente può e non è l’unico sintomo. Sta al clinico inquadrare la causa scatenante dopo aver valutato storia clinica e aver esaminato lo stato del paziente.
Bisogna sempre rimarcare la differenza tra perdita di udito improvvisa e perdita di udito progressiva/graduale. Le cause possono infatti essere diverse.
Tra le cause definite, sono state associate a improvvisa perdita dell’udito:
- Infezione – Batterica (ad es. meningite , sifilide), virale (ad es. parotite, citomegalovirus, varicella / zoster)
- Infiammazione – Sarcoidosi , granulomatosi di Wegener , sindrome di Cogan
- Vascolare – stati di ipercoagulabilità (p. Es., Macroglobulinemia di Waldenstrom), emboli (p. Es., Chirurgia post-coronarica per innesto di bypass dell’arteria), terapia postradiazione
- Tumore: schwannoma vestibolare , metastasi ossee temporali, meningite carcinomatosa
- Trauma: frattura ossea temporale , trauma acustico, lesioni ossee temporali penetranti
- Farmaci (p. ee. Antimicrobici aminoglicosidici, cisplatino) o tossine
Il maggior numero di casi, tuttavia come detto, rientra nella categoria idiopatica.
Alcuni studi hanno indicato come fattori di rischio la iperomocisteinemia e alti livelli di fattore VIII.
Altri studi hanno rilevato che le carenze di antitrombina o proteina C o S, nonché la presenza di fattori di rischio cardiovascolare (cioè ipertensione arteriosa, iperlipidemia, diabete, fumo) , può anche aumentare il rischio.
Nonostante la dettagliata anamnesi, l’esame obiettivo e le indagini di laboratorio, l’accertamento della fisiopatologia degli eventi nella perdita improvvisa dell’udito potrebbe non essere possibile; pertanto, la causa di questi casi possono essere più presunti che reali e il trattamento non sempre effettivo.